E' in aumento esponenziale la truffa online chiamata "phishing". Ce lo dicono anche i nostri affezionati lettori, che ci segnalano come il proprio indirizzo di posta elettronica sia bersagliato da richieste quotidiane di sedicenti banche e istituti di credito che chiedono via mail alcuni dati e codici personali, necessari "per aggiornamento programmato del software al fine di migliorare la qualità dei servizi bancari", o per altri fantasiosi motivi.
Non ci cadete, si tratta sempre di una truffa! Nessuna banca o istituto vi chiederebbe mai i codici personali attraverso una richiesta via e-mail. Mai. Le banche contattano i loro clienti direttamente, in particolare modo per queste operazioni riservate.
Quello che può generare disorientamento nell'utente che riceve questi messaggi è la apparente autenticità dell'azienda che richiede i dati. Nel tempo gli sciacalli del web hanno affinato le loro armi: grafica accattivante, loghi ufficiali di aziende e istituzioni, messaggi efficaci e scritti in buon italiano o in altre lingue, cortesia e semplicità possono fare pensare di non essere vittime di un raggiro. Negli ultimi tempi inoltre i truffatori hanno perfezionato il loro metodo di "pesca": per essere più credibili hanno dato l'assalto elettronico utilizzando come mittente il nome di banche che non erano state mai utilizzate prima.
Per essere sicuri di non "cadere nella Rete", seguite questa semplice guida e leggete i nostri approfondimenti:
Segnalate online alla polizia postale e delle comunicazioni i sospetti usi illeciti delle vostre informazioni personali.
L'utilizzo su Internet della carta di credito in assenza di supporti speciali quali lettori di smart card e/o bande magnetiche, si limita di solito alla richiesta da parte del sito del numero di carta di credito e della relativa data di scadenza.E' così che i pirati informatici (o dipendenti infedeli del sito Internet) possono acquisire i numeri della carta attraverso un'intrusione telematica. Per ridurre i rischi di frode è quindi consigliabile in primo luogo far sì che la propria carta venga maneggiata dal minor numero possibile di persone e in secondo luogo è opportuno effettuare spese su Rete Internet utilizzando siti conosciuti o che abbiano un minimo di credibilità sia per quanto riguarda il prodotto venduto, che la solidità del marchio.Alcune accortezze:
1. I siti dediti al commercio elettronico utilizzano protocolli di sicurezza che permettono di identificare l'utente (il più diffuso è il Secure Socket Layer - SSL), e impediscono l'accesso, casuale e non, ad altri utenti. A tal proposito basta verificare se durante la transazione in basso a destra della finestra compare un'icona con un lucchetto che sta a significare che in quel momento la connessione è sicura.2. Evitare di fornire troppe informazioni personali o relative al proprio conto corrente all'interno di un sito, le transazioni per andare a buon fine necessitano solamente del numero della carta di credito e relativa scadenza.3. Fare uso della varie soluzioni di home banking, messo a disposizione dalle banche, per controllare quasi in tempo reale il proprio estrattoconto, così da bloccare tempestivamente la carta qualora si disconoscessero delle spese addebitate.4. Verificare con attenzione gli estratti conto segnalando immediatamente alla società emettitrice ogni transazione sconosciuta.Guide: come utilizzare il bancomatEcco cosa fare prima di eseguire una qualsiasi operazione presso uno sportello Bancomat:1. Osservare le "condizioni" dello sportello alla ricerca di anomalie e modifiche come, per esempio, se sulla verticale o diagonale rispetto alla tastiera c'è una microtelecamera che riprende quanto viene digitato.2. Controllare se la bocca della fessura dove si inserisce la tessera Bancomat è fissa sullo sportello. Se si muove o addirittura si staccasignifica che è stata coperta da uno Skimmer.3. Verificare se anche la tastiera è ben fissa. Spesso i malfattori sovrappongono una "loro" tastiera per catturare il codice Pin. In questo caso c'è un gradino di un paio di millimetri.4. Digitare il codice Pin avendo l'accortezza di nasconderlo con il palmo della mano.5. Nel caso di dubbi non introdurre la tessera e non inserire il codice Pin, allontanarsi dalla banca e poi chiamare le forze dell'ordine.Generalmente i malfattori sono appostati nei dintorni, quel tanto che basta per essere in contatto visivo e "tenere" d'occhio la situazione.In auto hanno un computer portatile con tecnologia "senza fili" che riceve informazioni e immagini dalla telecamera.