Descrizione
Tra il 1951 e il 1970 in Italia si registrò un esodo di massa dal Sud verso il Nord. L’evento riguardò anche None. Gli emigranti di allora hanno visto con i piemontesi la realtà trasformarsi sotto i loro occhi: avveniva il passaggio dal tempo tradizionale al tempo moderno.
Ai nostri tempi un nuovo flusso di immigrati che si riversa nelle regioni italiane, ha raggiunto anche None. I nuovi arrivati provengono da distanze notevoli, da culture lontane. Non sono italiani. Nel gioco delle parti i ruoli sono cambiati. Gli emigranti di un tempo, ora popolazione locale, guarda i forestieri. E le parole, le emozioni, sono ancora le stesse. Si ripropongono tristi situazioni e condizioni di vita, di casa, di lavoro, di sfruttamento, di disgregazione delle famiglie.
La scuola nonese opera al fine di predisporre l’accoglienza per i bambini stranieri e non comunitari. Si fa portatrice del messaggio che vede nell’incontro tra le culture un’esperienza arricchente.
Tra problemi, accuse, confusione il valore autentico dell’essere umano si fa faticosamente strada, portando sempre più persone ad ascoltare, a conoscere, a comprendere ciò che ieri sembrava incomprensibile, a condividere ciò che era ignoto delle nuove culture.
Nel 2005 la popolazione nonese comprende persone di origini diverse che vanno sempre più mischiandosi attraverso matrimoni e unioni di fatto. Vi sono Nonesi provenienti da ogni regione di Italia. Accanto al gran numero di coloro che hanno origini meridionali, occupano un posto di rilievo coloro che un giorno lontano giunsero a None dal Veneto. E oggi nel paese sono ormai presenti diversi stranieri provenienti dal Nord Africa e dai paesi dell’est europeo.
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